Dal film alla realtà: la vita di Anne Bonney e Mary Read
Scritto da MeiBasketman Michele il 01 maggio 2008 09:24:52
Prologo: uno sguardo sulla pirateria
Quando pensiamo alla pirateria e alla figura del "pirata", il primo pensiero che ci viene in mente è quello di un mondo pieno di avventure e completamente virile, popolato da uomini forti, leggendari e coraggiosi che sfidano a forza di abbordaggi il mare, le tempeste e le cannonate dei galeoni nemici per il solo scopo d'impadronirsi di oro e preziosi che poi andranno a costituire il "tesoro del capitano", immancabilmente segnato sulla classica e ricercatissima mappa.
La realtà delle cose però è ben diversa.
Spesso i pirati erano uomini rozzi, coraggiosi all'apparenza, ma che in realtà tremavano persino dinanzi alle pinze del dentista e che affrontavano le battaglie ubriachi di rum.
Nell'immaginario collettivo sopravvive poi solo l'immagine di una pirateria per così dire "moderna", cioè quella compresa in un periodo di tempo che spazia dalla scoperta dell'America del 1492 alla Rivoluzione Francese del 1789.
Però la pirateria c'è sempre stata: già dal IV secolo a. C. le navi pirata infestavano il Mediterraneo, saccheggiando le navi greche, fenicie ed egizie; ed è addirittura passata alla leggenda quella ciurma di pirati che nel I secolo a. C. sequestrò addirittura Giulio Cesare. Pirati dell'antichità sono poi stati i vichinghi, che sovente univano le razzie alle loro scoperte geografiche.
Anche nel Medioevo non si contano i pirati, alcuni anche ottomani (come i pirati barbareschi, quelli di Khayr al-Din Barbarossa- conosciuto come Ariadeno Barbarossa in italiano, 1466 circa- 1546 - e suo fratello Oruç Reis, 1474 circa - 1518, pirati turchi entrambi nati a Mitilene, nell'isola di Lesbo, in Grecia, che durante le Crociate o gli anni che precedettero la battaglia di Lepanto (1571) compivano le loro scorribande per il Mediterraneo.
Poi con la scoperta dell'America e le colonizzazioni, "il teatro delle operazioni" si spostò dal Mediterraneo all'Oceano Atlantico passando anche per le Indie Olandesi.
Ed è questo il periodo che è rimasto di più nella mentalità comune.
Arcipelagi come le Bahamas o i Carabi erano veri e propri covi di pirati, spesso inglesi e irlandesi, che depredavano i galeoni carichi d'oro delle maggiori potenze navali del tempo, Spagna e Portogallo in primis, ma anche di Olanda, Inghilterra e Francia, in quanto il "vero" pirata era "senza patria" e non faceva distinzioni sulle navi da depredare (in questo contesto va inserita la bandiera nera con il teschio e le tibie incrociate, il "Jolly Roger", che aveva sia questo significato che quello della morte certa per coloro che sarebbero stati assaltati).
Durante la guerra anglo-spagnola, nella quale Inghilterra e Spagna si sfidarono per il controllo dei mari (e culminata con la distruzione dell'Invincibile Armada), alla figura del pirata venne affiancata quella del corsaro, praticamente anche lui un pirata a tutti gli effetti, ma al servizio del governo e, in virtù di questo, provvisto della "lettera di corsa", una sorta di licenza che lo autorizzava ad assalire le navi commerciali o militari avversarie.
Durante questo periodo anche i pirati non autorizzati vennero "lasciati liberi di fare", purché saccheggiassero le navi della fazione opposta.
A sostegno di quanto si diceva prima, e cioè che i fenomeni di pirateria oltrepassano i pregiudizi comuni, va annotato che si registrano ancora oggi, nel XXI secolo, scorribande di veri e propri pirati contro navi trasporto passeggeri o mercantili, soprattutto nelle acque del Mar Cinese Meridionale o dell'Oceano indiano al largo delle coste dell'India, della Somalia e del Madagascar.
Per quanto riguarda le vite avventurose e le storie dei pirati soprattutto del XVI-XVII secolo, le loro storie sono raccontate nel libro "A General History of the Robberies and Murders of the most notorious Pyrates" ["Una panoramica generale delle scorrerie e degli assassini dei più famosi Pirati"] scritto nel 1724 dal Capitano Charles Johnson, che taluni identificano come pseudonimo nello scrittore inglese Daniel Defoe.
Sfatati tutti questi pregiudizi, si deve anche "esorcizzare" quello che vorrebbe la pirateria come mondo e fenomeno esclusivamente maschile: anche questo non è vero.
Numerose furono le donne pirata o anche le mogli dei corsari che presero il mare, dimostrando, a volte, anche più coraggio dei loro "colleghi" maschi. Due di queste sono passate alla leggenda per le loro imprese e le loro storie, tanto che sono quasi considerate un "simbolo": Anne Bonney e Mary Read.
Alcuni dei pirati più famosi della storia furono: Edward Teach detto il "Barbanera", Sir Francis Drake, Sir Henry Morgan, Bartholomew Roberts, Strade Bonnet, Jack Rackham detto "Calico Jack", Francesco Nau detto "l'Olonese", Grace O'Malley, Sir John Hawkins, Edward England, William Fly, Edward Low, Khayr al-Din detto il "Barbarossa", Rock Brasiliano, William Kydd, Thomas Paine e due donne pirata, Anne Bonney e Mary Read.
Anne Bonney (County Cock, Irlanda 8 marzo 1700 - 25 aprile 1782)
Nata a County Cork in Irlanda, figlia illegittima di un noto avvocato, tale William Cormack, e di una ragazza della servitù di quest'ultimo, Mary (o Pegg) Brennan.
Lo scandalo per questa relazione (sbandierato dalla signora Cormack) fu tale da spingere l'avvocato a trasferirsi, assieme alla piccola Anne e all'amante di lui nel Sud Carolina (negli odierni Stati Uniti), dove continuò a praticare con successo l'attività forense oltreoceano permettendosi, dopo poco tempo, addirittura una piantagione nelle vicinanze di Charleston e un buon numero di schiavi.
Alla morte della madre, Anne assunse la direzione della casa paterna: era graziosa, vivacissima e molto decisa.
Forse anche troppo, dato che la tradizione ci ha tramandato la storia secondo la quale, durante una lite, Anne pugnalò addirittura una ragazza della servitù colpevole d'averle fatto perdere la pazienza.
Innamoratasi di un marinaio spiantato, James Bonney, e fuggita di casa, venne diseredata dal padre, il quale poco dopo si trovò in cenere buona parte della sua piantagione: un regalo d'addio.
I due si rifugiarono a New Providence (oggi Nassau, nelle Bahamas), un sicuro porto di pirati dove Anne aspettava, ogni volta, il ritorno a casa del marito dalle sue scorribande. Ma questa situazione non durò a lungo: innamoratasi dell'affascinante pirata "Calico" Jack Rackam (detto così perché portava sempre i pantaloni di calicò, un tessuto fabbricato nelle Indie), andò via a vivere con lui, intimandogli anche di portarsela dietro durante le sue navigazioni.
Anne prese il mare col marito travestendosi da marinaio e occultando la sua femminilità alla ciurma (si diceva infatti che le donne in mare portassero male). Malgrado ciò, il suo sesso venne scoperto, ma questo non destò preoccupazione agli uomini. Anne a bordo era rispettata da tutto l'equipaggio. Pochi mesi dopo si accorse di essere incinta e si trasferì a Cuba per portare a termine la gravidanza.
Dato alla luce il bambino (di più sul nascituro non si sa), riprese il mare sulla nave pirata del suo uomo, stavolta in abiti femminili, e si dimostrò agilissima nell'uso delle armi da fuoco e da taglio e coraggiosa negli abbordaggi.
Ma durante la navigazione, scoprì uno nuovo marinaio della ciurma, salito da poco sulla nave di Jack e, dopo aver indagato con discrezione, scoprì che si trattava di un'altra donna: il suo nome era Mary Read, anche lei travestita da uomo.
Mary Read (Londra, 1690 circa - Giamaica 1721)
Mary Read non ebbe un'infanzia felice. Il padre morì disperso in mare e in seguito avvenne anche la scomparsa di suo fratello più grande, che morì prematuramente.
La madre iniziò quindi a vestirla come un maschietto, per nascondere (forse) il fatto che fosse una figlia illegittima e per non perdere così il diritto del primogenito sull'eredità della madre del marito.
Costrette dalle malelingue a cambiare aria, la madre portò Mary dalla suocera, nello Hampshire, dove venne allevata come un ragazzo anche dalla nonna, educandola alla filosofia, alla conversazione e all'uso delle armi da fuoco e da taglio. Morta anche la nonna, che nel frattempo l'aveva diseredata, all'età di dodici anni servì come paggio presso una dama francese, ma si annoiò ben presto di quell'impiego e fuggì con la madre a Portsmouth, all'epoca un porto di pirati dove c'erano più taverne che chiese.
Continuava a parlare, vestire ed agire come un uomo, lavorando (per guadagnare qualche soldo) nelle taverne dove spesso la madre si ubriacava di gin.
Avvicinata un giorno da dei loschi figuri che cercavano nuove leve per la marina (era pratica usuale a quei tempi l'arruolamento forzato, dietro la minaccia della morte, delle persone in buona salute), anziché mostrare il proprio vero sesso e così scampare al pericolo, preferì imbarcarsi.
Si imbarcò su una nave e, sempre nascondendo la propria femminilità, servì come mozzo e poi come addetta alla preparazione della polvere da sparo.
Conclusa questa esperienza, pensò bene di arruolarsi nell'esercito, andando persino a combattere nelle Fiandre, dove addirittura guadagnò, per il suo coraggio, medaglie e decorazioni.
Mentre serviva sotto le armi, Mary conobbe l'amore, innamorandosi del suo compagno di tenda, Jules Vosquin, al quale rivelò di essere una donna.
Lasciato l'esercito, i due aprirono una taverna in Olanda, dove Jules e Mary raccontavano le loro imprese ai soldati, incuriositi e felici di sentire le avventure di una donna coraggiosa sul campo di battaglia. Mary era felice, ma purtroppo, dopo poco tempo, Jules morì a seguito di una grave malattia.
La vita di Mary venne distrutta: non volle continuare a vivere nel posto dove aveva perso la felicità e, travestitasi ancora da uomo, si arruolò nuovamente, per poi disertare dopo poche settimane e imbarcarsi su di una nave ad Amsterdam, destinazione: le Antille.
Ma destino volle che, dopo una tranquilla navigazione dell'Atlantico, la nave venisse assaltata dagli uomini di Calico Jack, compagno di Anne Bonney.
Mary, per evitare di essere uccisa, decise di entrare in fretta e furia a far parte della ciurma di Jack Reckam, diventando un(a) pirata.
Un aneddoto sulla sua vita vuole che un giorno lei sfidasse a duello un esperto pirata per difendere un pirata più giovane (del quale si era innamorata e poi rivelata), catturato dagli uomini di Calico Jack. Durante il combattimento, sembra che Mary, accortasi di non avere
alcuna speranza contro il suo avversario, per evitare di essere uccisa, si sbottonò la blusa, rivelando al suo avversario il suo sesso.
Approfittando dello stupore di questi, Mary riuscì a sopraffarlo e lo uccise.
Per il momento, non rivelò a nessun altro di essere una donna, e infatti nessun altro lo sospettò mai, vedendo la sua notevole abilità con le armi, finché Anne, tornata a bordo della nave, non cominciò a nutrire qualche sospetto…
La leggenda di Mary Read e Anne Bonney
All'inizio Anne pensava che Calico avesse accettato una donna nella ciurma per farla ingelosire, e pensò di mettere sotto torchio Mary per ottenere una confessione e ucciderla, ma Mary, messa alle strette, le raccontò le vicende della sua vita avventurosa e le disse di non essere mai stata attratta dal capitano della nave.
Anne Bonney le credette, e divennero ottime amiche.
Prese così anche Mary a non vestire più da uomo: era possibile vederle entrambe girare sul ponte con i capelli sciolti e in abiti più femminili, stimate e apprezzate dal resto della ciurma unicamente per il loro coraggio.
Tutti, compreso Calico Jack le rispettavano. E i nemici le temevano, poiché seminavano il terrore su tutte le navi che incrociavano durante le loro navigazioni.
Il problema per le autorità era tanto grave che nel 1720, il governatore della Giamaica organizzò una spedizione proprio per catturare la nave di Calico Jack.
Dopo varie altre avventure inevitabilmente, il vascello finì per essere intercettato dalla Royal Navy e attaccato.
Parte dell'equipaggio era fuori combattimento già prima dello scontro per il troppo rum, e mentre Jack Reckam con alcuni dei suoi rimasti "svegli"e consci di essere in pesante inferiorità numerica, decisero di arrendersi, Anne e Mary continuarono energicamente a combattere da sole, tanto che ci volle un'ora all'intero equipaggio nemico per catturarle.
Tutta la ciurma di Calico Jack fu portata in tribunale davanti al giudice Nicholas Laws, per uno strano scherzo del destino, amico del padre di Anne Bonney.
I primi ad essere processati e giustiziati furono Calico Jack e molti dei suoi uomini.
Alcuni giorni dopo l'esecuzione a Jack Reckam (avvenuta il 28 novembre del 1720), al quale pare che, poche ore prima di morire Anne abbia detto: «Se ti fossi battuto da uomo, ora non saresti nella condizione di essere impiccato come un cane», il processo riprese a carico le due donne, che vennero riconosciute colpevoli e accusate di numerosi reati da diversi testimoni.
Il processo si concluse con la duplice condanna a morte per impiccagione delle due donne; ma, al momento nel quale fu richiesto loro di esprimere un giudizio sulla sentenza, Anne (non si sa se l'abbia fatto anche Mary) affermò di essere incinta.
Un medico convocato dal tribunale confermò la gravidanza e Anne riuscì perlomeno a ritardare l'esecuzione (in quanto c'era una legge che prevedeva che comunque il figlio di una condannata aveva il diritto di nascere), che sarebbe avvenuta comunque dopo il parto.
Ma la tradizione vuole che il padre di Anne, commosso per le vicende della figlia, sia riuscito a corrompere i guardiani o il suo stesso amico giudice di modo che lei riuscì a fuggire. Dopo questo, lei si sposò con un uomo del posto, Joseph Burleigh e diede alla luce otto figli. Morì nel Nord Carolina da donna rispettabile.
Per quanto riguarda Mary Read non si sa se sia morta impiccata nel 1721 o a causa della febbre gialla o nel tentativo di dare alla luce un bambino o sia riuscita a fuggire: lei sparisce dalle cronache e dal racconto del Capitano Johnson poco dopo il suo arresto.
Ma non sparisce certo, come non lo fa nemmeno Anne Bonney dalla storia e soprattutto dalla leggenda dei pirati, alla quale ha regalato (assieme alla sua amica) alcune delle pagine più incredibili e avventurose nella millenaria storia della pirateria.